Tutte le lotte del mondo

Tutte le lotte del mondo

About the project

Tutte le ‘Lotte’ del mondo

SPETTACOLO PRODOTTO IN COLLABORAZIONE CON INTERNATIONAL ACTING SCHOOL NELL’AMBITO DELL’EVENTO “ I SENTIERI DELL’ARTE”

drammaturgia delle interpreti
con

Elisa Casadei, Cristina Colonnetti, Flavia Germana de Lipsis
Ilaria Liberatore, Chiara Lupi

Luci
Gian Luca Bianchini

Aiuto regia Monica Mariotti
Consulenza costumi Laura Nauticaa Tacconelli

regia
di
Giorgina Cantalini

Il tema:
Lotte è il personaggio smarrito che in una pièce di Botho Strauss cercando di accettare l’abbandono del suo uomo per un’altra e armandosi del buon senso comune che la vorrebbe adulta e in grado di confrontarsi con il dolore della perdita ne viene invece devastata. E’ stato l’inizio dell’ideazione del presente spettacolo. A partire da lei, lo spettacolo fa proprie le voci di donne, quasi donne e ‘tutti quelli nel mezzo’ tra uomini e donne, portati ad atti estremi perché non accettati o semplicemente non capiti, o perché, non avendo strumenti per farsi accettare e capire pur provandoci con tutte le loro forze, diventano casi particolari, al limite. Essere “donna” o essere “uomo”; essere una buona madre o fare la cosa giusta; cercare un contatto con il mondo o accettare la distanza della vita; creare una via di uscita dalla solitudine o accettarne i compromessi; dov’è la linea di confine? Da queste ‘lontananze non ponderate’ esse o quasi esse raccontano la loro storia, la spiegano o la vivono. Massacrate da uomini, adulti e moralismo, il nodo rimane, il bivio anche : l’altro da sé, il diverso, l’oltre, non è ancora noi.

Lo spettacolo:
Lo spettacolo risponde ai seguenti criteri di performance: rottura della quarta parete, contaminazione tra spazio performativo e platea, utilizzo delle dinamiche comunicative del linguaggio, orchestrazione scenica e registica volta a favorire l’attenzione critica a vicende e tematiche da parte del pubblico.
Lo spettacolo può anche essere concepito in forma di performance da farsi in uno spazio a luoghi deputati: foyer, cortili, scalinate, androni. L’importante è che ci sia la possibilità di creare un itinerario di circa quattro tappe dove far transitare gli spettatori. In ogni spazio vi è un’attrice che in dialogo dichiarato con il pubblico racconta la sua storia.
Nel caso di un teatro a pianta tradizionale, lo spazio del palcoscenico può anche essere diviso in luoghi deputati che dilagano anche in platea.

La durata complessiva è di 70 minuti.

Il processo creativo:
Nasce in maniera modulare, da fasi laboratoriali e di ricerca, il cui criterio è quello di sviluppare nuclei tematici e situazionali che attraverso improvvisazioni progressive creino un continuum tra l’immaginazione dell’attore e il materiale testuale dato dall’autore. I personaggi sono nati secondo processi di prove che non fissano, ma generano ulteriori ipotesi performative. Si tratta quindi di una performance strutturalmente flessibile.

Il testo:
In questo spettacolo presentiamo cinque personaggi, tratti da opere di drammaturghi contemporanei anglosassoni, ancora poco esplorati in Italia. Il percorso di ricerca di testi è stato parte del processo creativo di cui sopra.

Un teatro colto, vivo, lieve e appassionante.